un errore di parallasse e la vera scuola del merito…

faccio rimbalzare qui, sui miei post, un aggiornamento inviatomi dalla “Nuova Scuola”: in essa si confrontano due opinioni recentissime motivate: quella di un preside che respinge decisamente l’idea di chiudere, e quella della preside promotrice della lettera-firmata da 1000 colleghi- che lo chiedeva al governo. E’ un esempio di democrazia, di dibattito trasparente: quello che ora manca in molti casi nel rapporto fra insegnanti e alta dirigenza “romana”: si lanciano progetti con piglio impositivo, parole d’ordine di iniziative che da 20, forse 30 anni vediamo scorrerci davanti mentre ci si chiede ESCLUSIVAMENTE di votarle, e poi, ovviamente, di attuarle con aggiunte fatiche personali e di categoria, travestendo da novità indispensabili cose già vecchie, e probabilmete dannose, come l’analfabetismo di ritorno che è esploso con evidenza quando i “coetanei” della creazione dell’invalsi e del dilagare delle griglie e delle crocette sono arrivati ad avere fra i 24 e i 10 anni di età. Forse Azzolina, con tutti i suoi pregi e difetti che ha qualsiasi persona di questo mondo, un po’ di confronto fra proposte e atteggiamenti diversi lo stava per proporre, ma tale confronto è stato spazzato via con aria sbrigativa, autoreferenziale, saccente, magari da una sua compagna di partito che ha definito l’attuale scuola con aria sprezzante “da libro Cuore” (magari!!!) . E da qualcuno amcora più in alto…
Venendo al momento attuale , io non capisco: è dimostrabile, dimostrabilissimo, che dall’inizio covid la scuola non ha mai chiuso del tutto, così come è dimostrabilissimo che non ha mai veramente riaperto. Ad esempio, io , che attualmente insegno in tre classi, ho rispettivamernte 7, 4 , 3 alunni in DAD. La classe in cui funziona meglio (non che altrove funzioni male) è quella dei 7, per una serie di convergenze casuali, prima fr tutte l’età e secondo l’interesse sincero. Una collega che conosco MOLTO bene è stata contattata artigianalmente (cellulare) di domenica pomeriggio tardi per fornire ore in più per una collega improvvisamente assente. Ha risposto subito sì. Il merito -se qualcosa funziona in momenti e difficoltà diverse- è di quelli della lezione frontale, del libro Cuore, del mettersi una mano sulla coscienza; di più, MOLTO di più che di quelli dell’organizzazione ferrea (che nella realtà terra-terra aristtelicamente obiettiva non esiste) e della pedagogia delle competenze. Per favore: lasciateci lavorare…
Il Preside Squillace e la "Dad"
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Il Preside Squillace e la “Dad”
Gentilissimi, riproponiamo qui l’intervento del Preside Domenico Sq
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